Ludendo Docet

di Luca Ferri

Un film documentario che è il ritratto di un critico cinematografico visto da un regista. Dove il cinema contemporaneo manipola la realtà nascondendosi, questo esperimento manifesta il suo opposto in maniera esplicita ed evidente.
Al critico è stata chiesta la disponibilità di raggiungere la città di Bergamo e di poter partecipare ad un esperimento filmico della durata di 70 minuti: assaporare 2 kg di ostriche bevendo in contemporanea 2 bottiglie di vino, e rispondere a 15 quesiti di natura culturale e 15 sollecitazioni di natura privata e personale. L'esito è un rovinoso gioco in cui il senso del filmare e la fragilità di un essere umano si fondono in un malinconico testamento.

 

Note di regia

Il piano sequenza di questo film è stato girato il giorno 15 maggio 2022 presso il Teatro del mutuo soccorso a Casnigo, nella provincia montana di Bergamo. Domenico Monetti è un noto critico cinematografico di Roma; gli è stata chiesta la disponibilità di raggiungere la città di Bergamo e di partecipare a un esperimento filmico della durata di 70 minuti, in cui avrebbe dovuto assaporare 2 kg di ostriche bevendo in contemporanea 2 bottiglie di vino. Gli è stato anche chiesto di rispondere a 30 domande di cui non sarebbe stato reso edotto: 15 quesiti di natura culturale riguardanti omissis o culmen di alcuni antichi maestri e 15 sollecitazioni di natura privata e personale. 

Per gestire la sequenza delle palline di plastica contenenti le domande, dettando così i tempi e quindi anche il montaggio, il regista si è rivolto a una sua vecchia conoscenza, Vincenzo Turca, già attore silente di 2 suoi precedenti lavori, il quale a suo insindacabile giudizio ha coordinato il ritmo del racconto tramite l'estrazione casuale delle 30 palline. L'accordo con i 2 attori prevedeva infatti che Domenico Monetti interrompesse completamente il proprio discorso non appena Vincenzo Turca avesse portato al tavolo una nuova pallina. A chiudere il tutto e quindi il film, sarebbe stata un'ultima pallina terminale di colore nero, avvolta nella pagina dei necrologi del giornale locale l’Eco di Bergamo, e nascosta in una tasca del Vincenzo Turca, atta a chiudere lo sproloquio e contenente un interrogativo estremamente intimo e personale.


A compendio del principale piano sequenza di 70 minuti, il 10 settembre 2022, sono stati girati 7 controcampi da Luca Sorgato, con la partecipazione di tre persone: il fochista Stefano Burroni, l’esteta Annamaria Poma Swank e una sua amica, Antonella Burroni.

Attraverso una rigida e giocosa struttura, in cui il regista diventa superfluo durante l’atto stesso del filmare perché ha tutto organizzato in precedenza, il film si sviluppa in modo imprevisto e sorprendente, permettendo a tutte le persone coinvolte e all’opera stessa di manifestarsi in una cacofonia imprevedibile, ludica e distruttiva.

Paese: Italia
Anno: 2023
Durata: 70'
Formato: DCP, Apple ProRes 422, Blu Ray, mp4 h264
Lingua: Italiano
Genere: documentario
Fotografia: Claudio Cristini con Cristian Bogni, Mirco Ambrosini, Leonardo Signorini
Montaggio: Andrea Miele
Con: Domenico Monetti, Vincenzo Turca, Annamaria Poma Swank, Stefano Burroni, Antonella Burroni
Controcampi: Luca Sorgato
In collaborazione con: Nomadica, Giuseppe Spina - Giulia Mazzone - Laba brescia
Produzione: Andrea Zanoli per Lab 80 Film in associazione con 5e6 Film

Festival: Miglior film Gabbiano Bellaria Film Festival 2024