Re-framing home movies / L’eredità ritrovata

I film di famiglia dall’archivio alla valorizzazione pubblica

 

Il progetto

Re-framing home movies / L’eredità ritrovata è un corso di perfezionamento volto a trasmettere ai partecipanti conoscenze, metodologie, competenze tecniche e artistiche per l’analisi, il trattamento e la riconstestualizzazione filmica di materiali d'archivio amatoriali.

Il progetto, realizzato con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura (ed. 2017), è promosso da Archivio Cinescatti, Cineteca Sarda / Società Umanitaria (Cagliari) e Archivio Superottimisti / Associazione Museo Nazionale del Cinema (Torino), che metteranno a disposizione del corso e dei partecipanti le proprie collezioni di film di famiglia.
Un patrimonio di film amatoriali girati in pellicola nei formati ridotti 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super8 tra gli anni '20 e gli anni '90 del Novecento da cineamatori e cineamatrici che hanno documentato la loro quotidianità nel corso del secolo.

Re-framing home movies / L’eredità ritrovata si configura come ulteriore momento di una strategia culturale avviata lo scorso anno con Re-framing home movies / Residenze in archivio, con l’obiettivo di avviare progetti di valorizzazione condivisa e partecipata delle collezioni filmiche amatoriali, e parallelamente offrire percorsi di alta formazione a giovani artisti, studiosi, archivisti e filmmaker per una rielaborazione consapevole del patrimonio filmico familiare italiano.
Una preziosa eredità di memoria collettiva per guardare alla storia italiana da un’ottica microsociale e ad altezza d’uomo che, per la sua specificità, necessita di un lavoro propedeutico di analisi e approfondimento che ne faccia emergere le peculiarità storiche, tecniche e culturali e ne sveli compiutamente le potenzialità estetiche ed espressive.

L’obiettivo formativo è dunque quello di fornire ai partecipanti una cassetta degli attrezzi che gli consenta di comprendere in profondità il contesto archivistico e gli strumenti teorici, tecnici e artistici per un consapevole riuso di filmati d’archivio amatoriali in progetti di valorizzazione archivistica e ricontestualizzazione artistica.
Il corso è realizzato con la collaborazione di ICAR - Istituto Centrale per gli Archivi e della Fondazione Sardegna Film Commission e beneficia del patrocinio di AVI – Associazione Videoteche e Mediateche italiane.

Il percorso di formazione e il progetto di valorizzazione

Il corso prevede 120 ore di didattica frontale e 40 ore di workshop articolati in 4 moduli intensivi (full time), oltre a esercitazioni individuali e una fase finale di rielaborazione creativa.
La didattica frontale, suddivisa in 3 moduli di una settimana ciascuno tra settembre e novembre 2018, metterà i partecipanti in condizione di ricevere un’ampia serie di stimoli e di conoscenze specialistiche sulle problematiche relative al trattamento e alla valorizzazione dei film di famiglia: restauro e digitalizzazione delle pellicole in formato substandard, catalogazione, archiviazione, esperienze di valorizzazione in ambito artistico (gallerie, musei) e audiovisivo (film, opere audiovisive, installazioni).
Il percorso è orientato complessivamente a produrre una riflessione critica sulle questioni cruciali poste dal riutilizzo di materiale filmico d'archivio e dal riuso di film di famiglia in particolare, e sui diversi livelli - culturale, archivistico, storico, etico ed estetico - su cui è necessario interrogarsi al fine di includere questi materiali in un progetto di rielaborazione e valorizzazione.
Ogni modulo si svolgerà in uno degli archivi partner e prevede 40 ore settimanali di lezione (Lunedì-Venerdì 9-13 / 14-18). Nel corso di ogni modulo, la formazione incrocerà tre direttrici didattiche:

1. Trattamento archivistico dei film di famiglia e dei film in formato ridotto;

2. Problematiche teoriche, storiche, estetiche del riuso di materiali d’archivio e di film di famiglia in progetti di valorizzazione e rielaborazione artistica;
3. Tecniche e strategie espressive e formali di ricontestualizzazione e riuso di materiali d’archivio e film di famiglia.

La prima direttrice tratterà in dettaglio delle metodologie e procedure archivistiche di recupero, restauro, salvaguardia e catalogazione dei film di famiglia, al tempo stesso illustrando ai partecipanti alcuni dei principali fondi filmici conservati dagli archivi partner del progetto.
La seconda illustrerà alcuni temi cruciali che si devono affrontare nel momento in cui si decide di riutilizzare un’immagine d’archivio, dal punto di vista storico, etico ed estetico.
La terza direttrice si concentrerà invece sulle scelte tecniche e pratiche di riuso, ricontestualizzazione e valorizzazione. Attraverso l’incontro con artisti, filmmaker, autori di diversa tradizione e provenienza, i partecipanti potranno approfondire alcune strategie e alcuni approcci che possono essere utilizzati nell’ambito del riuso di filmati d’archivio e di film di famiglia in particolare.
Al termine di ogni settimana di formazione, a distanza, i partecipanti saranno stimolati a produrre un’esercitazione che tiri le somme delle competenze acquisite e delle suggestioni ricevute: esercizi di visione e catalogazione dei materiali, momenti di ricerca storica, prove di scrittura e riflessioni teoriche costituiranno il nesso di collegamento tra un modulo e l’altro.
Al termine dei tre moduli di formazione frontale, un ultimo modulo di 40 ore, che si svolgerà nel mese di dicembre 2018, prevede un workshop che, sotto la guida dei responsabili del progetto, terrà i partecipanti impegnati per una settimana di lavoro e di confronto collettivo. Durante la settimana si individuerà un possibile format di presentazione pubblica di fondi di film di famiglia, in ambito archivistico, audiovisivo o museale.
Individuato e definito il format e il processo di scrittura audiovisiva, saranno selezionati 10 fondi filmici di particolare interesse dal punto di vista storico e sociale, corredati con le loro caratteristiche storiche, produttive, familiari e biografiche, e a ogni partecipante ne sarà affidato uno.

Accompagnati da un tutoraggio a distanza, ciascuno dei partecipanti avrà due mesi di lavoro individuale per realizzare un breve studio sul fondo filmico affidatogli, secondo le strategie e le metodologie individuate e messe a punto collettivamente durante il workshop.
Durante questa fase i partecipanti saranno seguiti dai responsabili del progetto che li supporteranno dal punto di vista creativo, tecnico e archivistico.

Lo studio costituirà la prova conclusiva di fine corso e l’insieme degli studi realizzati si prefiggerà l’obiettivo di raccontare, attraverso il patrimonio conservato dagli archivi e il lavoro di rielaborazione svolto dai partecipanti, la riscoperta del patrimonio filmico amatoriale italiano.
I risultati del corso saranno presentati in un’occasione pubblica da organizzare nel mese di marzo 2019 (proiezione pubblica o esposizione) e potranno successivamente essere diffusi, anche online, dai promotori del progetto.

I docenti

La lista dei docenti include, accanto ai responsabili del progetto e degli archivi promotori, alcuni dei maggiori esperti italiani ed europei di analisi, trattamento e riuso di film di famiglia, in ambito archivistico, accademico, curatoriale, cinematografico e artistico. Tra i docenti anche alcuni professionisti che porteranno una testimonianza su tecniche, metodologie e strategie utili in un’operazione di analisi e ricontestualizzazione di materiali filmici d’archivio.

1. Trattamento archivistico dei film di famiglia e dei film in formato ridotto
Giulia Castelletti e Sergio Visinoni (Archivio Cinescatti / Bergamo)
Luigi Cabras e Martina Mulas (Archivio Cineteca Sarda / Cagliari)
Giulio Pedretti (Archivio Superottimisti / Torino)
Paolo Caneppele (Responsabile collezioni Austrian Film Museum / Vienna)
Karianne Fiorini (Archivista e curatrice indipendente / Milano)
Reto Kromer (Esperto di restauro cinematografico / Losanna)

Stefano Vitali (Direttore Istituto Centrale per gli Archivi / Roma)

2. Problematiche teoriche, storiche, estetiche del riuso di filmati d’archivio e di film di famiglia in progetti di valorizzazione e rielaborazione artistica
Susan Aasman (Storica e teorica dei media / Università di Groningen)
Christa Blümlinger (Storica e teorica dei media / Università di Parigi 8)
Efrén Cuevas (Storico e teorico del cinema / Università della Navarra)
Laura Rascaroli (Storica e teorica del cinema / Università di Cork)
Federico Rossin (Storico del cinema, curatore e programmatore indipendente / Parigi)
Matthias Steinle (Storico e teorico del cinema / Università di Parigi 3)
Gianmarco Torri (Curatore e programmatore indipendente / Milano) 

3. Tecniche e strategie espressive e formali di ricontestualizzazione e riuso di materiali d’archivio e film di famiglia
Gustav Deutsch (Artista e filmmaker / Vienna)
Albert Elings (Filmmaker e montatore / Amsterdam)
Luca Ferro (Filmmaker e ricercatore indipendente / Firenze)
Péter Forgács (Artista e filmmaker / Budapest)
Alina Marazzi (Filmmaker / Milano)
Anne Paschetta (Autrice e consulente alla scrittura per il cinema documentario / Parigi)
Antoni Pinent (Filmmaker, curatore e programmatore indipendente / Barcellona)
Nicolas Rey (Filmmaker, fondatore e responsabile de L’abominable / Parigi)

Modalità di partecipazione e selezione

Il bando di partecipazione è aperto a giovani artisti, filmmaker, archivisti e ricercatori under 35 e prevede la selezione di 10 candidati.
Per partecipare alla selezione si prega di compilare entro il 29 giugno 2018 l'apposita scheda sul sito www.reframinghomemovies.it allegando il proprio CV, una lettera di motivazione e un eventuale portfolio di lavori già realizzati.

Alla fase di preselezione seguirà un colloquio individuale e la selezione finale sarà annunciata entro il 10 luglio 2018.

Per la partecipazione è indispensabile una buona conoscenza della lingua inglese e una completa autonomia nell’uso dei software per l’editing audio-video necessari per la realizzazione delle opere finali.

Il corso offrirà ai partecipanti la copertura delle spese di alloggio nelle sedi del corso, e un contributo forfetario alla copertura dei pasti.
Rimarranno a carico dei partecipanti gli spostamenti dal proprio domicilio alle sedi del corso.

Nel sottoporre la propria candidatura si richiede a ognuno dei partecipanti l’impegno a partecipare a tutto il percorso formativo, inclusivo della settimana di workshop e del lavoro individuale nei due mesi finali.

Calendario e fasi del progetto

29 giugno 2018: Deadline candidature
24 - 28 Settembre 2018 / Bergamo: primo modulo didattico
15 - 19 Ottobre 2018 / Torino: secondo modulo didattico
12 - 16 Novembre 2018 / Cagliari: terzo modulo didattico
10 - 14 Dicembre 2018 / Bergamo: workshop
Gennaio - Febbraio 2019: realizzazione degli opere

L’insieme dei 10 studi realizzati saranno presentati entro la fine del mese di marzo 2019 in un evento pubblico in una delle sedi del progetto.