"Reflecting Memory" di Kader Attia: il film sulla sindrome dell'arto fantasma. Per il progetto Art Movie, a Bergamo mercoledì 9 maggio all'Auditorium di Piazza Libertà

Bergamo, mercoledì 2 maggio 2018 - Secondo appuntamento del progetto Art Movie di Contemporary Locus e Lab 80 film, il nuovo progetto internazionale che nasce con l'obiettivo di presentare film d'artista e sperimentali

Dopo il successo di Icaros: a vision, film dedicato alla pratica dell'Ayahuasca e alle comunità indigene dell'Amazzonia, mercoledì 9 maggio, alle ore 21 presso l’Auditorium di Piazza Libertà a Bergamo, viene proiettato Reflecting Memory: l’ultimo film di Kader Attia (1970, Francia), opera con cui l’artista ha vinto il Prix Marcel Duchamp nel 2016. Dedicato al tema della sindrome dell’arto fantasma, il film affronta il tema della memoria e della sua capacità di “riparare” le fratture della storia.

 

Presentato nell’estate del 2017, in prima nazionale sottotitolato in italiano in occasione di Contemporary Locus 12 con gli artisti Kader Attia e Alvin Curran nell’Ex Albergo Diurno di Bergamo, il film Reflecting Memory, su grande richiesta del pubblico, torna al cinema per Art Movie in proiezione unica presso l'Auditorium di Bergamo.

Reflecting Memory è un film documentario sulla sindrome dell’arto fantasma, in cui le interviste a specialisti (chirurghi, neurologi, psicoanalisti) e persone mutilate costruiscono un percorso narrativo e introspettivo che orienta la riflessione di Kader Attia. La patologia dell’arto fantasma, che colpisce chi ha perduto una parte del corpo, consiste nella sensazione di persistenza di un arto dopo la sua amputazione, cioè nella reale percezione di un dolore proveniente da una parte di sé non più presente, di fatto inesistente.

In questo film viene restituito un concetto fondamentale nella ricerca e nella poetica dell’artista: il concetto di repair (riparazione), non solo fisica ma anche morale. Nel lavoro di Attia repair non implica un ideale di perfezione o ri-creazione di una condizione originaria, ma, al contrario, significa coinvolgere la memoria, la sua forza politica ed evocativa.

 

Ha detto Kader Attia: «Ho viaggiato, intervistato e ascoltato persone diverse con lo stesso risultato: le ferite aperte domandano una riparazione, le persone o le comunità che sono state vittime di genocidi vogliono una riparazione che ha poco o niente a che vedere con la vendetta. C’è un fantasma che chiama la riparazione e sino a quando questa non avverrà, sino a quando non saranno stati giudicati quegli anni e quelle azioni, la ferita continuerà a chiamare. Quello che mi interessava era capire perché l’arto fantasma ci continua a chiamare, capire quella dimensione traumatica che va a creare un risentimento, cioè il dolore. Si tratta di un fantasma, un dolore che chiama una riparazione. Tutti gli storici dello schiavismo, del colonialismo, dei grandi eccidi della storia a cui ho domandato mi hanno risposto che il fenomeno dell’arto fantasma è una metafora perfetta per descrivere la perdita di una comunità. Nel film si racconta questo».

 

Il film viene proiettato in lingua originale (inglese, tedesco, francese) con sottotitoli italiani. La proiezione è introdotta da una breve presentazione di Paola Tognon per Contemporary Locus e di Angelo Signorelli per Lab 80 film.

 

Costo dell'ingresso: biglietto intero 6 euro, ridotti e iscritti alla newsletter Contemporary Locus 5 euro (esibire all'ingresso), soci Lab 80 4 euro.

 

 

 

Kader Attia (1970, Francia) vive e lavora tra Berlino, Parigi e Algeri.

Considerato uno degli artisti più influenti della sua generazione dalla presentazione a Documenta 13 nel 2012, si impone tra i protagonisti della scena artistica internazionale: nel 2017 partecipa alla 13. Biennale di Sharjah e alla 57. Biennale di Venezia, nella mostra Viva Arte Viva curata da Christine Macel. Nel 2016 viene insignito del prestigioso Prix Marcel Duchamp e la tedesca AICA (Confederazione Internazionale Critici d’Arte) decreta migliore mostra dell’anno la sua personale al Museo MMK für Moderne Kunst di Francoforte. Sempre nel 2016, Attia apre a Parigi il suo spazio multidisciplinare La Colonie. Nel 2017 vince il Premio Joan Miró, Fundació Joan Miró, Barcellona.

Tra le altre grandi mostre a cui ha partecipato: 50. Biennale di Venezia (2003); Biennale di Lione (2005 e di nuovo nel 2015); Biennale de l’Havana (2009); Biennale di Sydney (2010); Biennale di Mosca (2011); Biennale di Kochi e Biennale di Poznar (2014); Biennale di Dakar e Biennale di Marrakech (2016). Ha esposto inoltre in grandi musei internazionali quali l’ICA di Boston (2007); il Centre Georges Pompidou di Parigi (2010, 2011 e 2016); il Mori Museum di Tokyo; la Tate Modern di Londra e la Sharjah Art Foundation di Sharjah (2011); il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris (2012); la Whitechapel di Londra e il Kunst Werke Museum di Berlino (2013); il Solomon R. Guggenheim Museum di New York (2016); il Palais de Tokyo di Parigi (2018); il MAC VAL - Musée d’art contemporain du Val de Marne (2018).

 

ART MOVIE a cura di Contemporary Locus e Lab 80 film è un nuovo progetto internazionale che esplora il rapporto tra arte contemporanea e cinema: attraverso proiezioni e appuntamenti dedicati vuole diffondere e valorizzare la produzione di artisti e cineasti internazionali, favorire la circuitazione di opere altrimenti poco accessibili, offrire confronti diretti con artisti e autori.

 

Contemporary Locus, attiva dal 2012, realizza progetti d’arte in luoghi dismessi, segreti o dimenticati di Bergamo che vengono temporaneamente riaperti attraverso opere e progetti site specific di artisti internazionali; realizza inoltre residenze, progetti espositivi e di ricerca, talk e pubblicazioni con particolare attenzione all’ambito tecnologico e alla costruzione di una rete di relazioni multidisciplinari.

 

Lab 80 film è una società cooperativa nata nel 1976 a Bergamo che opera in diversi ambiti: organizza proiezioni cinematografiche e rassegne cinematografiche e culturali, distribuisce e produce film a livello nazionale, fornisce servizi per la realizzazione e la proiezione di audiovisivi.

 

 

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO

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