Due nuove uscite in sala: "Pastrone!", l’inedita autobiografia di un regista a caccia di fantasmi, e "Star Stuff", uno sguardo verso l’alto, verso le stelle del cui stesso materiale siamo fatti

Lab 80 film ritorna finalmente in sala con due nuovi titoli!

Sono Pastrone! di Lorenzo De Nicola e Star Stuff di Milad Tangshir, ora nelle migliori sale dopo due anni di attesa dovuti all'emergenza sanitaria.

Il ritrovamento di un manoscritto autobiografico di Giovanni Pastrone, regista del cinema muto italiano, spingono un ricercatore a mettersi di nuovo sulle sue tracce facendo emergere una stupefacente nuova versione dei fatti.
Dopo aver dominato il cinema delle origini, Pastrone si trasforma in un medico autodidatta, dedicando il resto della vita all’ancestrale lotta dell’uomo contro la morte. Il documentario è la riscoperta di un emblematico esponente del ‘900 e la storia del suo più grande insuccesso.

Il documentario Pastrone!, realizzato anche grazie al sostegno economico del Ministero dei Beni e delle attivita’ culturali – Direzione Generale per il cinema e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Doc Film Fund 2018, diretto dal regista italiano Lorenzo De Nicola, è disponibile dal 14 aprile. Il regista è disponibile a presentare il film in sala in date da prefissarsi.

«Dopo anni di studi ero alla ricerca di un elemento chiave che unisse le fasi della vita di Giovanni Pastrone: infanzia/adolescenza, cinema e medicina. Tre elementi monolitici che non trovavano un punto di contatto concreto e preciso.
Come in un’appassionante investigazione avevo le prove, ma non riuscivo a scovare il movente.
Tassello fondamentale è stato il ritrovamento del manoscritto Virus et homo che, oltre a fare luce sul periodo più oscuro della biografia di Pastrone (l’infanzia e i primi passi a Torino), forniva tutta una serie di indizi finora sconosciuti. Attraverso queste informazioni è stato possibile rileggere i materiali sotto una nuova luce; un radicale cambio di prospettiva che mi ha portato a riformulare le mie ipotesi.
Giovanni Pastrone non è più solamente il “regista di Cabiria” o il “geniale ragioniere venuto da Asti”. Giovanni Pastrone è un vero e proprio pensatore, inventore e sperimentatore che si forma percorrendo un ascetico cammino decennale, in cui il suo orizzonte culturale si espande grazie ad un eclettismo che lo porta ad abbracciare le dottrine più remote, le filosofie più ambigue, l’empirismo più radicale; pur senza abbandonare il profondo realismo e pragmatismo, costanti del suo pensiero e della sua poetica di vita».
Lorenzo De Nicola

Il film è prodotto da Clean Film in collaborazione con Lab 80 film e realizzato con il sostegno economico del Ministero dei Beni e delle attivita’ culturali – Direzione Generale per il cinema e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Doc Film Fund 2018 e Museo del Cinema di Torino.

Extra:

Pastrone! su Facebook: facebook.com/pastronedocumentary
Pastrone! su Instagram: instagram.com/pastrone.doc
La colonna sonora di Pastrone! realizzata da Davide Tomat e Federico Bisozzi su Spotify: open.spotify.com/album/281rGQGJoyqz8Y7x5nAr4D e Bandcamp: tomat.bandcamp.com/album/pastrone-original-motion-picture-soundtrack


Star Stuff, presentato al 37° Torino Film Festival e qualificato film d'essai, rappresenta il debutto al lungometraggio del giovane regista Milad Tangshir, il cui cortometraggio in realtà virtuale “VR Free” è stato presentato in concorso al ‘Venice Virtual Reality’ della 76ª Mostra del Cinema di Venezia.
Il regista è disponibile a presentare il film in sala in date da prefissarsi.

Un viaggio che tocca tre tra i più importanti osservatori astronomici del mondo, situati negli angoli più remoti del pianeta: il deserto di Atacama in Cile, il Grand Karoo in Sudafrica e l’isola di La Palma, nell’Oceano Atalantico. Tre punti privilegiati per l’osservazione e lo studio del cosmo dove, grazie a sofisticate tecnologie, la comunità scientifica internazionale ha raggiunto brillanti scoperte sulle origini dell’universo e della vita sulla Terra.
Vicino ai telescopi vivono comunità indigene, minuscoli villaggi di contadini, pescatori, persone che hanno un legame forte con questi luoghi remoti. Due mondi agli antipodi, che condividono la stessa attenzione verso il cielo che li sovrasta e, grazie alle loro letture e suggestioni, tanto diverse quanto affascinanti, ci aiutano a rivolgere il nostro sguardo verso l’alto, verso le stelle di cui siamo parte

«Ormai da troppo tempo la prospettiva cosmica è assente nella nostra vita quotidiana. In un tempo segnato da conflitti sanguinanti, da fanatismo religioso e sciovinismo nazionale ed etnico diventa necessario ritrovare il nostro legame con il cosmo e risvegliare la nostra coscienza planetaria addormentata. È necessario recuperare uno sguardo cosmico per capire che il nostro pianeta non è altro che un piccolo punto, perso nel vasto oceano dello spazio e del tempo e che gli uomini si trovano insieme a percorrere un cammino comune su un granello di polvere galleggiante in una infinita oscurità. Star Stuff è un viaggio per ritrovare questa prospettiva, attraversando luoghi remoti del pianeta e osservando gli esseri umani che vivono vicino a queste “finestre” sull’universo». Milad Tangshir

Il film è prodotto da Rossofuoco con il sostegno Piemonte – Doc Film Fund, Film Commission Torino Piemonte e Regione Piemonte.

Extra:

Star Stuff su Facebook: www.facebook.com/starstufffilm