I bambini e le guerre degli adulti: Enclave

Una enclave serba in un villaggio albanese del Kosovo post-bellico. Un matrimonio, un funerale e due comunità divise dall’odio. 

Nenad e Bashkim: il rapporto tra due bambini come specchio del conflitto e unico spazio per il cambiamento.

SINOSSI

Kosovo 2004, cinque anni dopo la guerra. Nenad è un bambino serbo, introverso e sensibile, che vive con il padre e il nonno malato in un villaggio nel nord del Kosovo, una piccola enclave cristiana protetta dalle truppe di pace delle Nazioni Unite. Nenad va a scuola accompagnato dai soldati in un mezzo blindato ed è l’unico allievo serbo, escluso e preso in giro dagli altri bambini kosovari albanesi. Uno di loro, Bashkim, nutre una particolare avversione nei confronti dei serbi, che ritiene responsabili della morte del padre. Un giorno, mentre al villaggio si celebra un matrimonio, ma anche il funerale del nonno di Nenad, i due bambini si ritrovano improvvisamente faccia a faccia...

 

NOTE DI REGIA

«Con questo film ho voluto indagare il nodo centrale della disputa serbo/albanese, che quindici anni fa ha portato alla guerra, crimini e distruzione. Io intendo far nascere questa domanda: è possibile la coesistenza di queste comunità, in una realtà segnata dalla presenza di enclavi, isole abitate da minoranze cristiane circondate da un mare di maggioranza musulmana? La mia risposta è di una chiarezza cristallina: l’odio, basato sulla paura del diverso, permane ancora fra le due comunità. La paura è l’assenza di amore. Per questo l’eroe di questa storia è un ragazzo di dieci anni che osa fare qualcosa di inimmaginabile per cristiani e musulmani del Kosovo: cercare un amico nell’altra comunità. Ho voluto fare un film pacifista, basato su una storia di perdono e amore». Goran Radovanović.

 

VERSIONE ORIGINALE CON SOTTOTITOLI.

CONFLITTI E XENOFOBIA - Proposta per i ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Per info: scuole@lab80.it