Presentato "Faccia a faccia": nuovo progetto di recupero e valorizzazione dei film di famiglia a Dalmine. Al via dal 25 settembre, per la tutela del patrimonio immateriale

Martedì 19 settembre 2017

Salvare e recuperare i vecchi filmini amatoriali girati a Dalmine tra gli anni '20 e gli anni '90: s'intitola Faccia a faccia. Memoria visiva della città industriale il nuovo progetto di Lab 80 e del suo Archivio Cinescatti,  nato grazie al supporto di Fondazione Dalmine, all'interno della più ampia iniziativa faccia a faccia, progetto per la conservazione e valorizzazione del patrimonio industriale di TenarisDalmine, e alla collaborazione fattiva del Comune di Dalmine.

Il progetto è stato presentato questa mattina alla stampa e prevede due mesi di raccolta materiali, poi la digitalizzazione in alta definizione e la catalogazione dei filmati, infine un grande evento in cui saranno proiettate pubblicamente le vecchie pellicole digitalizzate: queste le fasi del progetto, che prende ufficialmente il via lunedì 25 settembre, data a partire dalla quale chiunque potrà affidare i propri filmini alle cure dell'Archivio Cinescatti. Le pellicole, che devono essere in formato 9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm o Super8, una volta digitalizzate e archiviate saranno naturalmente restituite ai loro proprietari, insieme ad una copia digitale gratuita (se i proprietari lo vorranno potranno comunque donarle all'archivio).

Le pellicole possono contenere immagini di vita privata come testimonianze di viaggi, feste famigliari e momenti di vita quotidiana ma anche immagini di eventi pubblici come manifestazioni, avvenimenti sportivi, episodi di cronaca, vedute del paesaggio. Vengono raccolte anche le testimonianze che sono presenti in archivi audiovisivi inediti di enti, aziende o associazioni che operano sul territorio di Dalmine.

Una selezione dei filmati digitalizzati (sarà data priorità a quelli più fortemente legati alla storia industriale di Dalmine) confluirà poi sul sito web www.facciaafaccia.org, integrando i materiali già presenti.

 

«Affidateci le vostre memorie, ce ne prenderemo cura - ha detto Giulia Castelletti, curatrice dell'Archivio Cinescatti di Lab 80, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto -. Chiediamo a chiunque possieda questo tipo di filmati di partecipare: questi sono materiali importanti perché, grazie al racconto di eventi privati e famigliari, possono documentare in modo inedito e originale gli accadimenti, le abitudini, le tradizioni, le relazioni sociali e culturali all'interno della comunità e del territorio nel tempo passato. Si tratta di filmati che oggi spesso giacciono dimenticati in armadi, soffitte e cantine, e che rischiano di finire dispersi o rovinati. Con questa iniziativa aggiungiamo un nuovo pezzo al progetto di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio immateriale del territorio di Dalmine, obiettivo che già Fondazione Dalmine si è prefissata con faccia a faccia. Cercheremo anche, quando possibile - aggiunge Castelletti -, di coinvolgere gli autori dei filmati o i loro famigliari, chiedendo di raccontarci le scene che sono state riprese e i ricordi che ad esse si collegano, in modo da ampliare la raccolta delle memorie grazie anche ad un contributo orale».

 

In merito al sostegno che Regione Lombardia ha dato al progetto, premiandolo per la partecipazione al bando regionale "Avviso Unico Cultura 2017: Ambito patrimoniale immateriale", gestito in modo particolare da AESS - Archivio di etnografia e storia sociale, Sergio Visinoni, responsabile di Lab 80, ha aggiunto: «Abbiamo la fortuna e il merito di aver ottenuto un finanziamento regionale per questo progetto, che si svolgerà grazie alla fondamentale collaborazione di Fondazione Dalmine e del Comune di Dalmine. Col recupero di filmini girati in ambito famigliare aggiungiamo uno sguardo diverso, una prospettiva nuova al patrimonio della memoria finora costruito, perché stavolta ci occupiamo di memoria privata».

 

«Questo progetto ci sta molto a cuore - ha detto Paolo Cavalieri, Assessore a Cultura e istruzione del Comune di Dalmine -. Il tema dei filmati di famiglia si inserisce in un percorso che da anni è stato intrapreso per la conservazione della memoria del territorio. Come Amministrazione comunale sollecitiamo i cittadini a partecipare e a consegnare le proprie vecchie pellicole, è anche un'occasione per poterle avere in versione digitale».

 

Ha concluso Manuel Tonolini, di Fondazione Dalmine: «Da anni lavoriamo sulle immagini con il progetto faccia a faccia, grazie a cui dal 2006 abbiamo raggiunto tante persone e raccolto altrettante storie. Con questa nuova iniziativa ci apriamo alle testimonianze filmate, con cui potremo ampliare ulteriormente la memoria della città. Il valore culturale in gioco è grande e sono curioso di scoprire quanti materiali raccoglieremo: è una bella sfida».

 

I filmati potranno essere consegnati fino al 24 novembre alla sede di Fondazione Dalmine, in via Vittorio Veneto a Dalmine, da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. In caso si sia impossibilitati alla consegna, è possibile contattare i responsabili del progetto e concordare un appuntamento a domicilio. Tra il 25 settembre e il 24 novembre, periodo di durata della raccolta dei filmati, nel corso di tre giornate circolerà per Dalmine il Cinefurgone: piccola sala cinematografica mobile a due posti di Lab 80. Agli addetti presenti si potranno consegnare i propri filmini e, inoltre, nel piccolo cinema a quattro ruote sarà possibile assistere alla proiezione di alcune delle pellicole più interessanti tra quelle raccolte. Il Cinefurgone sarà a Dalmine domenica 1 ottobre, sabato 21 ottobre e sabato 4 novembre.

Tutte le informazioni e i dettagli sul progetto si trovano sui siti www.cinescatti.it, www.lab80.it, www.fondazionedalmine.org e ai numeri 035.342239 e 035.5603418.

 

Scarica il comunicato stampa (.doc)

Scarica il file con i dettagli sul progetto (.pdf)

Scarica le foto (Archivio Cinescatti e presentazione del progetto Faccia a faccia - zip)

 


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