Un altro me

di Claudio Casazza

IL DIFFICILE LAVORO DELL'EQUIPE DI PSICOLOGI CON I "SEX OFFENDERS" NEL CARCERE, OBIETTIVO LA PREVENZIONE DELLA RECIDIVA.
Un anno nel carcere di Bollate con un gruppo di ‘sex offenders’ e con gli psicologi dell’Unità di Trattamento intensificato del CIPM, primo esperimento in Italia di prevenzione della recidiva per reati sessuali. "Un altro me" avvicina i carcerati con discrezione, conoscendoli poco a poco e mantenendo una sensibile distanza dal loro mondo disturbato, distanza che trova espressione visiva nel permanente ‘fuori fuoco’ che li avvolge e che finisce per diventare un velo protettivo sia per loro che per lo spettatore. Lo sguardo va però a fondo e si inoltra all’interno di colloqui di gruppo, laboratori creativi e testimonianze singole, fino alle riunioni a porte chiuse degli psicologi: si scoprono le premesse profonde che hanno mosso le azioni di questi uomini, la narrazione interna che li ha sostenuti e giustificati, gli alibi culturali che hanno permesso loro di esercitare la violenza.

DICHIARAZIONI DEL REGISTA
Credo che il documentario non rappresenti solo un dialogo tra detenuti e terapeuti, ma è costantemente un dialogo con lo spettatore perché ciascuno possa farsi delle domande, avere il proprio percorso di consapevolezza e trarne le considerazioni che vuole. Pur non potendo evitare di trattare realtà dolorose, ho voluto togliere qualsiasi dettaglio voyeuristico, per costruire un territorio aperto nel quale ciascuno possa riflettere su un reato che sebbene sembri sotto gli occhi di tutti, rimane per lo più sommerso e troppo poco compreso. Ho anche scelto di non sapere che tipo di reati avevano commesso i detenuti, volevo entrare in carcere senza pregiudizi e volevo che questo atteggiamento si riflettesse nel film.

 

AL CINEMA DAL 13 APRILE. SCOPRI DOVE:
Bologna, Doc/It
Prato, Museo Pecci
Lecce, Festival del Cinema Europeo
Perugia, Postmodernissimo
Cagliari, Sala Comunale Fondazione Carlo Enrico Giulini
Torino, Cinema Massimo
Milano, Cinema Beltrade
Bergamo, Auditorium
Capannori (LU), Cinema Artè
Morazzone (VA), Biblioteca Comunale
Modena, Cinema Astra
Civitanova, Cinema Cecchetti
Parma, Cinema Edison
Ancona, Cinema Italia
Rho (MI), Cin&Città
Padova, Apollo 11
Gioia del Colle (BA), Etrange Film Festival
Milano, Auditorium Cerri
Treviso, Cinema Edera
Milano, C.I.M.P.

Biografia del regista

Nato nel 1977, Claudio Casazza si laurea in Scienze Politiche con una tesi su Robert Altman e studia cinema alla Scuola Civica di Milano. Dopo diversi lavori documentaristici da solo o in collettivo, nel 2013 realizza con Luca Ferri Habitat (Piavoli). Capulcu – Voices from Geza Park, film collettivo uscito nel 2014 di cui è co-regista, partecipa a numerosi festival.
Paese: Italia
Anno: 2016
Durata: 84'
Genere: documentario
Sceneggiatura: Claudio Casazza
Fotografia: Claudio Casazza
Montaggio: Luca Mandrile. Assistente al montaggio Marco Noris
Produzione: Enrica Capra, GraffitiDoc s.r.l. con il sostegno di Ministero dei beni e delle Attività Culturali e di Piemonte Doc Film Fund.

Festival: Festival dei Popoli, Firenze 2016 (Premio del pubblico); Trieste Film Festival 2017; Mese del Documentario (Primo Premio).

Materiali stampa