The Bra

Il reggipetto

di Veit Helmer

Un treno merci passa attraverso i grandi prati sotto le montagne del Caucaso. Nella cabina Nurlan, il macchinista, guida il treno lungo il percorso che passa attraverso un angusto quartiere di Baku, dove il tracciato dei binari è così vicino alle case da corrispondere esattamente alla strada che separa tra loro i modesti edifici. La vita del quartiere si svolge sui binari: gli uomini bevono il tè seduti ai tavolini posti sulle rotaie, le donne stendono i panni su fili sospesi sopra il tracciato ferroviario. Quando il treno passa, gli abitanti si alzano, raccolgono frettolosamente i loro oggetti, scappano nelle case e tutto ciò che resta viene intercettato dalla carrozza guidata da Nurlan. Lui, a fine giornata, raccoglie gli oggetti rimasti attaccati al treno e li riporta ai loro legittimi proprietari: lenzuola, palloni, piume di pollo. L'ultimo giorno di lavoro, in procinto di andare in pensione, trova attaccato al tergicristalli un oggetto inusuale: un reggiseno. Nurlan lo mette nella sua valigia e lo porta nel villaggio di campagna in cui vive. Nei giorni a seguire, pensare alla donna che ha perso quel reggiseno gli toglie il sonno. La grande solitudine in cui vive lo spinge infine a mettersi alla ricerca della sua proprietaria: una ricerca che si rivelerà difficile, buffa, commovente, e che per lui finirà per coincidere con la ricerca dell'amore e dell'appartenenza.

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Note di regia

«The Bra senza dubbio inizia come una commedia ma poi il protagonista, il macchinista Nurlan, incappa in esperienze che possiamo definire tragiche. Ma è anche una storia d'amore, una storia d'amore con un finale inatteso.
Ho scelto di fare un film senza dialoghi perché considero il parlato un modo per raccontare storie non-filmico. Il cinema è essenzialmente fatto di storie che vengono narrate attraverso immagini e suoni, ma non si può semplicemente eliminare i dialoghi dalla sceneggiatura. I film senza dialoghi devono essere concepiti proprio in quanto tali, questo comporta un lavoro notevole nella scrittura. Ma credo che il risultato sia qualcosa di unico per il pubblico che guarda il film».

 

Con il contributo di

 

Biografia del regista

Veit Helmer, nato nel 1968, ha diretto il suo primo film a 14 anni. Ancora prima del crollo del muro di Berlino, si è trasferito a Berlino Est per studiare regia teatrale. Nel 1991 ha cominciato a studiare alla Scuola di Cinema di Monaco. Dopo aver vinto diversi premi con cortometraggi, ha realizzato il suo primo lungometraggio nel 1999: Tuvalu, che è stato selezionato in oltre 60 festival e ha vinto 16 premi. Gate To Heaven (con Miki Manojlovic? and Udo Kier) è stato realizzato nel 2003 nella metropolitana dell'aeroporto di Francoforte. Behind the Couch (2005), sui casting a Hollywood, è stato il primo passo del regista verso la realizzazione di film documentari. Il Sundance Film Festival, nel 2008, ha ospitato l'anteprima internazionale del suo terzo lungometraggio, Absurdistan, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali. Il film successivo, Baikonur, del 2011, è stato girato nel cosmodromo (spazioporto) russo dell'omonima località in Kazakistan. Nel 2014 Veit Helmer ha diretto il film per bambini Fiddlesticks, selezionato in più di 95 festival e vincitore di 21 premi. Nel complesso, con i suoi film, ha vinto oltre 180 premi. Insegna visual storytelling in diverse scuole di cinema internazionali.
Paese: Germania, Azerbaigian
Anno: 2018
Durata: '90
Genere: fiction
Sceneggiatura: Leonie Geisinger, Veit Helmer
Fotografia: Felix Leiberg
Montaggio: Vincent Assmann
Musica: Cyril Morin
Con: Predrag "Miki" Manojlovic, Denis Lavant, Chulpan Khamatova, Ismail Quluzade, Paz Vega, Frankie Wallach, Boriana Manoilova, Sayora Safarova, Manal Issa, Irmena Chichikova, Ia Shigliashvili
Produzione: Veit Helmer, Shirin Hartmann, Tsiako Abedadze

Festival: Tokyo International Film Festival, Japan – Official Competition
Hof IFF, Germany
Tallinn Black Nights FF, Estonia
German FF Moscow, Russia
Goa IFFI, India
Italian-Azeri-Filmfestival, Azerbaijan – Best International Film
Belgrade IFF, Serbia
Cinequest, USA - Best Feature Film: Comedy
Sofia IFF, Bulgaria
Berlin & Beyond, USA
Mamers en Mars, France
Annual Chicago EU Film Festival, USA
Beijing IFF, China
Europe on Screen, Indonesia
Bari IFF, Italy
Transilvania IFF, Romania
Pula IFF, Croatia
Shanghai IFF, China
IndieBo, Colombia
Durban IFF, South Africa
Vukovar IFF, Croatia
Bucheon International Fantastic FF (BIFAN), South Korea
Palic IFF, Serbia
Avanca FF, Portugal - Best Screenplay, Best Actor
TwoRiversides- Festival, Poland
Social World Film Festival, Italy - Best International Film
Carl IFF, Sweden
MV IFF, USA

Materiali stampa