Laboratorio Tascabile 2015: a Bergamo i film che non passano nelle sale cinematografiche

 

29 dicembre 2014 - Dal 15 al 25 gennaio sesta edizione della rassegna al Chiostro del Carmine in Città Alta, in collaborazione con TTB.

Più di dieci serate consecutive per oltre 15 film, molti dei quali in anteprima per la nostra città. È la sesta edizione di Laboratorio Tascabile (www.laboratoriotascabile.it), rassegna che Lab 80 organizza in collaborazione con il Teatro Tascabile e che si svolge dal 15 al 25 gennaio: uno spazio in cui è possibile vedere film che arrivano dai più interessanti festival internazionali ma che quasi mai passano nelle sale cinematografiche.

Tra i titoli più interessanti dell’edizione 2015 ci sono «Animata resistenza» di Francesco Montagner e Alberto Girotto, presentato all’ultimo festival di Venezia e dedicato a Simone Massi, schivo autore di film d’animazione; l’originale progetto «My name is Janez Janša» dell’omonimo collettivo di artisti sloveni (sono tre: uno di loro è Davide Grassi, italiano trapiantato a Ljubljana, che per la precisione viene da Osio Sotto); «Petropolis», del canadese Peter Mettler, un’ impressionante e originale (anche dal punto di vista visivo) racconto sul potere supremo del petrolio e, ancora, «Il segreto», delicato lavoro di due street artist napoletani che raccontano la libertà di un gruppo di bambini dei Quartieri Spagnoli della città partenopea.

In diverse occasioni i registi dei film saranno presenti in sala. Ci saranno proprio Montagner e Girotto per «Animata resistenza», ci saranno Cyop e Kaf, autori di «Il segreto», e ci sarà Marc Isaacs, che arriva dall’Inghilterra per il suo «The Road».

Giovedì 15 gennaio, alle 21 all’Auditorium di piazza Libertà, l’evento speciale di apertura della rassegna, con la proiezione in anteprima assoluta dell’ultimo film di Alberto Rondalli: «La trasferta». Il regista sarà presente in sala, con gli attori del Teatro tascabile di Bergamo e gli studenti del Liceo Amaldi di Alzano, protagonisti del film.

Da venerdì 16 Laboratorio Tascabile si sposta poi in Città Alta, nel suggestivo chiostro del Carmine, sede del TTB, dove si terranno tutte le altre proiezioni, sempre alle 21. Proprio venerdì 16 la serata, organizzata insieme all’Associazione per Città Alta e i Colli, sarà dedicata al centro storico cittadino: verranno proiettati vecchi filmati e documentari video più recenti su Città Alta e i suoi cambiamenti negli anni. Da sabato 17, poi, spazio alle proiezioni dei film.

L’ingresso intero costa 5 euro, ridotto a 4 per i soci Lab 80 (cinque ingressi a 16 euro con il carnet riservato ai soci).
Il programma nel dettaglio e tutte le informazioni necessarie si trovano sul sito www.laboratoriotascabile.it.  

 

Programma

Giovedì 15 gennaio, ore 21, Auditorium p.zza Libertà

Evento speciale di apertura – Anteprima assoluta

La trasferta

di Alberto Rondalli (Italia 2015, 80’)

L’incontro tra gli attori del Teatro Tascabile di Bergamo e due classi del Liceo Amaldi di Alzano Lombardo, per la messa in scena di uno spettacolo teatrale in una villa settecentesca nelle Marche. Le relazioni, l’entusiasmo, la fatica: il racconto di un’esperienza forte.

 

Venerdì 16 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

Immagini di una Città Alta  che cambia  tra vecchi e nuovi problemi

Serata a cura dell’ Associazione per Città Alta e i Colli: proiezione di filmati storici e documentazione video recente sul centro storico bergamasco e i suoi cambiamenti nel corso degli anni.

 

Sabato 17 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

I have always been a dreamer

di Sabine Gruffat (Stati Uniti 2012, 78’) Anteprima per Bergamo

Quanto influiscono i modelli produttivi nel modificare i parametri di un paesaggio urbano e di una realtà geografica? Qual è il loro impatto sulla popolazione? Un percorso visuale attraverso due città emblematiche: Detroit e Dubai.

 

A seguire:

Petropolis

di Peter Mettler (Canada 2009, 40’) Anteprima per Bergamo

Girato principalmente dall’alto, Petropolis offre uno sguardo unico sul più grande impianto di estrazione di sabbie bituminose al mondo. Un viaggio suggestivo ed inquietante in un mondo de-umanizzato e piegato unicamente al potere supremo del petrolio.

In collaborazione con Docucity. Documentare la città, festival di cinema documentario, ospiti della serata gli organizzatori Nicoletta Vallorani, Chiara Martucci e Gianmarco Torri.

Chiude la serata un piccolo buffet.

 

Domenica 18 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

Caro nonno

di Luca Ferri (Italia 2014, 20’) Anteprima per Bergamo

Tre nipoti accomunate dalla stessa voce meccanica scrivono al loro «caro nonno». Chiedono al caro nonno il perché di tanto rancore nei confronti di Goethe ed il perché di un amore inconfessato e inconfessabile per Stravinsky. L’apparizione del caro nonno chiarirà ogni dubbio mettendo fine alla speranza.

 

A seguire:

Magog [o epifania del barbagianni]

di Samantha Angeloni e Luca Ferri (Italia 2011, 66’6”)

«La pianura padana come luogo dell’assurdo. Groviglio incestuoso di stratificazioni architettoniche e fallimenti edilizi. Vuoti urbani, pieni urbani e palme al neon. Piscine montate in cinque giorni. (…) Parole rubate con un registratore, di nascosto. La mascherata del reale come simulacro di verità» (Luca Ferri).

Ospiti in sala i registi e il Maestro compositore Dario Agazzi.

Chiude la serata un piccolo buffet.

 

Lunedì 19 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

My name is Janez Janša

di Janez JanšaDavide GrassiZiga Kariz (Slovenia 2012, 68’) Anteprima per Bergamo

Tre artisti, Davide Grassi, Emil Hrvatin e Ziga Kariz, cambiano legalmente i propri nomi e diventano Janez Janša, omonimi del primo ministro sloveno. Così rispondono provocatoriamente ad uno slogan dello stesso leader conservatore, «più siamo e prima raggiungeremo l'obiettivo», e all'invadenza della presenza di Janša nella politica e nei media sloveni. Il film è un godibilissimo viaggio nella storia dei cambi di nome e identità.

 

A seguire:

Striplife. Gaza in a Day

di Nicola Grignani, Alberto Mussolini, Luca Scaffidi, Valeria Testagrossa, Andrea Zambelli (Italia/Palestina 2013, 60’)

Una giornata di vita quotidiana nella Striscia di Gaza. Un evento inspiegabile è avvenuto durante la notte: decine di mante si sono arenate sulla spiaggia. Intanto la città si sveglia. Antar sprona il fratello ad alzarsi, nel pomeriggio inciderà il suo primo disco. Noor si trucca, dovrà apparire davanti alle telecamere. Un corteo si snoda per le strade, Moemen è lì per fare il suo lavoro, il fotografo. Al porto una barca rientra con lo scafo crivellato di proiettili.

 

Martedì 20 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

Animata resistenza

di Francesco Montagner e Alberto Girotto (Italia 2014, 61’) Anteprima per Bergamo

Ritratto cinematografico di un celebre quanto schivo autore di film di animazione: Simone Massi. Un «animatore resistente» che realizza i suoi film disegnando in una casa immersa nella campagna nelle Marche. Si parla di bellezza e di memoria. Della sofferenza di chi ha vissuto nella miseria più nera.

Dopo la proiezione del film saranno presentate alcune opere di Simone Massi.

Ospiti in sala i registi. Chiude la serata un piccolo buffet.

 

Mercoledì 21 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

Breve apertura fuori programma:

il musicista Ettore Castagna presenta il disco di Re Niliu In a Cosmic Ear

 

A seguire:

Il treno va a Mosca

di Federico Ferrone e Michele Manzolini (Italia 2013, 70’)

Nel 1957 Alfonsine è un paesino della Romagna dalla spiccata propensione al comunismo, pieno di cooperative e animato dal mito dell'Unione Sovietica. Alcuni abitanti, tra cui dei cineamatori, riescono a partire per un clamoroso viaggio nella sognata Unione Sovietica da cui torneranno con quaranta rullini di Super8 impressionati.  Qurant’anni dopo i registi incontrano uno dei cineamatori che mette a disposizione rullini e memorie.

 

Giovedì 22 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

Le cose belle

di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (Italia 2013, 88’) Anteprima per Bergamo

Silvana, Adele, Enzo e Fabio erano adolescenti napoletani nel documentario Intervista a mia Madre , 13 anni dopo sono giovani inquieti e perplessi ne Le cose belle . I tre «interpreti» stabiliscono un contatto forte con Napoli, di cui incarnarono la possibilità futura di crescita e di cui testimoniano adesso lo smarrimento.

 

Venerdì 23 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

The Road: a Story of Life and Death - La strada: una storia di vita e morte

di Marc Isaacs (Gran Bretagna, Irlanda 2013, 75’)

Sulla più antica strada romana di Londra, il regista incontra Keelta, una giovane irlandese che lascia la sua casa per costruirsi una nuova vita; Billy, un vecchio lavoratore che combatte per dare un senso alla propria vita; Peggy e Brigitte, un’anziana rifugiata ebrea e una ex hostess tedesca, che hanno sofferto a causa di matrimoni sbagliati. E poi Iqbal, un portiere d’albergo indiano, che aspetta l’arrivo della moglie dal Kashmir. Un delicato e appassionante racconto di storie e umanità diverse.

Il regista sarà presente in sala. Chiude la serata un piccolo buffet.

 

Sabato 24 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

Il segreto

di Cyop & Kaf (Italia 2013, 89’) Anteprima per Bergamo

Un gruppo di bambini dei Quartieri Spagnoli di Napoli sono seguiti da una videocamera in una lunga serie di peregrinazioni rionali alla ricerca di alberi di Natale dismessi. Senza nessuna spiegazione delle loro intenzioni o di quale sia il segreto che tengono nascosto, li vediamo agire contro ogni autorità, contro ogni buon senso e con una grande determinazione. Cyop e Kaf sono due street artist attivi a Napoli, il cui lavoro in strada li ha messi in contatto con le realtà che hanno deciso di riprendere in Il segreto.

I registi saranno presenti in sala e presenteranno la loro ultima opera letteraria/artistica.

Chiude la serata un piccolo buffet.

 

Domenica 25 gennaio, ore 21, Chiostro del Carmine

El impenetrable

di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini (Francia, Argentina 2012, 95’) Anteprima per Bergamo

Daniele Incalcaterra è in Paraguay, dove il padre gli ha lasciato un'eredità di 5mila ettari di terreno nel Chaco, la seconda foresta per estensione dopo quella dell'Amazzonia. Un'eredità su cui Incalcaterra, che vive in Argentina, non vuole lucrare. Il suo obiettivo è «restituire la terra alla terra»: spingere lo Stato paraguayano a rendere l’appezzamento riserva naturale. 

Sara Agostinelli •• Ufficio Stampa Lab 80 •• 0355781022 •• press@lab80.it