“Chirurgo ribelle” di Erik Gandini (Svezia, 2016, 51’) - DAL 12 GIUGNO 2017

Nel precedente La teoria svedese dell'amore conosciamo i personaggi di Erik Erichsen e sua moglie Sennait, ma Erik Gandini sottolinea l’importanza di raccontare la straordinaria storia di un chirurgo svedese in Etiopia, ribelle e creativo, critico nei confronti della burocratica macchina ospedaliera svedese, che risolve i problemi imparando dalla cultura africana. Il regista ci offre un ritratto coinvolgente, pieno di vitalità e ironia, pur raccontando situazioni drammatiche e verità scomode.

Distribuito da Lab 80 film.

Disponibile da lunedì 12 giugno 2017

VERSIONE ORIGINALE CON SOTTOTITOLI

 

SINOSSI

Il chirurgo svedese Erik Erichsen, dopo aver prestato servizio per trent'anni in un ospedale in patria, stanco della burocrazia ha deciso di trasferirsi in un posto dove può fare più tranquillamente ciò che davvero ama: operare. In Etiopia, dove ci sono solo tre medici ogni centomila abitanti, il dottor Erichsen e sua moglie Sennait lavorano in un piccolo ospedale da campo ad Aira. Le risorse sono estremamente limitate, tanto che è costretto ad eseguire gli interventi chirurgici utilizzando ciò che ha a portata di mano, come un trapano elettrico a basso costo acquistato al supermercato locale, fascette, raggi di biciclette al posto del filo da sutura; ma il dottor Erichsen riesce sempre a cavarsela.

 

NOTE DI REGIA

«Una delle cose che mi piace di più del mio lavoro è avere una giustificazione professionale alla mia curiosità. Sentii parlare del dottor Erichsen anni fa, scoprendo per caso il suo piccolo blog in cui teneva una sorta di diario di lavoro dall’ospedale da campo di Aira, nella remota regione del Wollega in Etiopia. Erano le vacanze di Natale e da Bergamo lo chiamai dal cellulare con una carta telefonica prepagata per l’africa, dicendogli che mi sarebbe piaciuto molto poterlo andare a trovare e documentare il suo lavoro. Un mese dopo eravamo lì, nella sua sala operatoria dove, insieme a sua moglie Sennait e a un piccolo staff di fidati collaboratori locali, da anni operava una grande quantità di pazienti. Il dottor Erichsen esercitava con il titolo professionale, malvisto nel nostro mondo occidentale, di “chirurgo generale”, general surgeon. Ossia il chirurgo che sa fare tutto: dai parti cesarei ai morsi di iena, dalla gotta al cancro alla prostata, dalle fratture esposte ai vermi nell’intestino. Erik Erichsen mi ha affettuosamente aperto la porta dell’essenza della chirurgia, a un tipo di conoscenza della vira e della morte che solo decenni di pratica diretta sul corpo umano possono dare.»

 

IL REGISTA

Erik Gandini è uno dei registi scandinavi più conosciuti e tra i più interessanti documentaristi europei. Nato e cresciuto in Italia, poi naturalizzato svedese, ha prodotto e diretto diversi film documentari acclamati a livello internazionale. Tra questi Sacrificio (Primo Premio IDFA – International Documentary Film Festival di Amterdam), Surplus (Primo Premio IDFA e Lupo d’Argento ad Amsterdam) e Videocracy, sull’impero mediatico e l’ascesa politica di Silvio Berlusconi, che è stato votato come miglior documentario al Toronto Film Festival dalla giuria della critica guidata da Indie Wire, oltre ad essere stato definito uno dei migliori documentari del 2010 da Peter Bradshaw, critico del quotidiano The Guardian. Nel 2016 esce il suo La teoria svedese dell’amore, un viaggio nei buchi neri della società che ha creato gli individui più indipendenti al mondo e una riflessione sullo svuotamento delle relazioni con l’affermazione della “società degli individui” nel mondo occidentale

 

SCHEDA DEL FILM

Paese: Svezia
Anno: 2016
Durata: 51'
Sceneggiatura: Erik Gandini
Fotografia: Carl Nilsson
Montaggio: Stefan Sundlöf
Con: Erik Erichsen, Sennait Erichsen
Produzione: Fasad Cine A

 

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RECENSIONI

"... forte, intenso, ipnotico. Si resta a bocca aperta, durante la visione, nell'atto di scoprire gli incredibili mezzi con cui Erichsen svolge ogni giorno il suo lavoro in Etiopia" 
- Orizzonti di Gloria

"Il ritratto ravvicinatissimo di un uomo e della sua straordinaria vicenda" - Sentieri Selvaggi

"Uno spinoff dedicato agli incredibili dieci anni africani di Erichsen, uomo di spirito e pragmatismo invincibili, capace di operare pazienti con mezzi di fortuna da brivido. E di trasmettere genuina umiltà" - FilmTv


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